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Esplorazione satellitare
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L’isola
di San Pietro (sulla costa sud-occidentale della Sardegna) chiamata Enosim dai Fenici,
Accipitrum Insula
dai Romani e battezzata
Hieracón Nésos
dall'astronomo greco Tolomeo, cioè Isola
degli Sparvieri, ha una superficie di 51,3 Kmq ed appartiene
alla Provincia di Carbonia-Iglesias (Sulcis).
E’ la sesta
delle principali isole italiane per grandezza, dopo Sicilia
(25426,2 Kmq), Sardegna (23812,6 Kmq), Elba (223,5 Kmq), Sant’Antioco
(108,9 Kmq) e Pantelleria (83 Kmq) ed ha uno sviluppo costiero
di 18 miglia, pari a circa 33 Km.
La sua forma è simile
ad un grosso triangolo con i tre vertici posti uno a Nord (Loc.
Punta), uno
a Sud (Punta Nera)
e uno a Ovest (Capo Sandalo).
La cima
più elevata è quella di Guardia dei Mori,
la cui altezza è di 211 metri e dalla cui sommità si può
osservare gran parte della costa. Non a caso il suo toponimo
deriva dal fatto che i pirati
barbareschi, quando l'isola non era stata ancora
colonizzata, si portavano sulla parte più alta per osservare
il passaggio di eventuali imbarcazioni da
predare.
Situata a
sud-ovest dell’Isola Madre è compresa tra 39° 11’ 4” e 39° 5’
34” di lat. Nord, e tra 8° 13’ 42” e 8° 18’ 46” di long. Est.
Fa parte
dell’arcipelago sulcitano unitamente a Sant’Antioco, da cui
dista 2,03 miglia, pari a 3760 metri (da punta Martin a Punta
Saline), e ad altre isole minori tra cui il Toro, la Vacca,
l’isola Piana, il Corno o isola del Gallo, il Geniò e
l’isolotto di Calavinagra.
Il suo
clima può essere definito temperato-caldo e tipicamente
bistagionale, cioè con un periodo caldo ed un periodo freddo
umido che si attenuano nel corso dell’anno intervallati da due
stagioni a carattere intermedio.
Esso è caratterizzato dalla
presenza di venti variabili tra i quali dominano incontrastati
i
venti da nord in generale,
maestrale (NO) in prima linea.
Questi, che soffiano infatti per circa duecento giorni l’anno
(periodo d’osservazione dal 1901 al 1961), sono una componente
fondamentale del paesaggio poiché, tra l’altro determinano in
modo inequivocabile i lineamenti del manto vegetale
dell’Isola, unitamente alle precipitazioni (media annua per lo
stesso periodo 449 mm.) e alla temperatura (media annua degli
ultimi trent’anni 20,3°).
L’unico
centro abitato è Carloforte, con una popolazione ufficiale di
6.625 abitanti ed una densità di 132 abitanti per Kmq (dati al
1988).
Un tempo più popolata, ha visto lentamente scemare il
numero dei propri abitanti (circa 8.500 nell’ultimo
anteguerra) a causa dell’emigrazione verso l’Isola Madre, le
Americhe e il Continente, dovuta alle varie crisi economiche
che hanno eroso, a più riprese, il suo tessuto comunitario.
Attualmente si calcola che i carlofortini (o «carolini») sparsi per il mondo siano oltre ventimila.
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