L'ISOLA

 

 

 

 

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La Stazione Astronomica

  

 

Poco oltre il centro abitato di Carloforte, verso sud, sorge il Forte San Vittorio, così chiamato in onore del Re di Sardegna Vittorio Amedeo III.

 

Costruito nel 1768 sotto la direzione dell’ingegnere Belgrano di Famolasco, che aveva sostituito il La Vallèe nella guida urbanistica della cittadina, era munito di 10 pezzi di artiglieria; doveva servire a garantire la difesa della parte meridionale dell’isola di San Pietro e ad avvistare le eventuali incursioni provenienti dal mare. Nel 1898, grazie alla sua particolare posizione geografica, fu acquistato dall’Associazione Geodetica Italiana per installarvi il Servizio Internazionale delle Latitudini. Il servizio prevedeva l’esistenza di quattro stazioni fisse dotate di telescopi zenitali per le osservazioni, di altri strumenti accessori e di una cupola di osservazione.

 

La scelta iniziale di collocare l'Osservatorio in Cagliari (giustificata dalla presenza dell'Università) fu accantonata, poi a favore di Carloforte, a causa del timore del diffondersi della malaria, presente nelle zone paludose all'esterno della città.

 

Le osservazioni del Servizio di Latitudini iniziarono nell’autunno del 1899 e, secondo le prime indicazioni fornite dall’Associazione Geodetica Internazionale nella seduta tenuta a Stoccarda nel 1898, sarebbero dovute durare sino al 1906; in seguito, visti i buoni risultati, furono prorogate fino al 1916.

 

A Carloforte, le condizioni di precarietà organizzativa del personale resero impellente la necessità di trasformare la Stazione in ente governativo. Ciò avvenne dopo lunghe peripezie burocratiche; la legge, finalmente presentata dal Ministero, che istituiva a Carloforte una stazione astronomica, venne approvata l’8 giugno 1911 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 26 giugno dello stesso anno.

 

Il lavoro di osservatorio continuò con vicende alterne, tra difficoltà logistiche di vario tipo.

Le due guerre, che interruppero per breve tempo le attività della stazione, non impedirono che riprendesse successivamente un’intensa produzione di osservazioni e di dati, proseguita sino al 1988, in collaborazione con altre quattro stazioni astronomiche: Mizusawa in Giappone, Gaithesburg e Ukiah negli Usa, Kitab in Russia.

 

Attualmente l’Osservatorio sviluppa un’attività didattica e divulgativa per studenti e appassionati e funge da laboratorio di ricerca per dottorati di astronomia; la stazione ospita inoltre un sito automatizzato di servizi metereologici.

 

Tra i numerosi responsabili scientifici che si sono avvicendati dal lontano 1899 vale la pena ricordare: Giuseppe Ciscato, il primo incaricato, che rimase a Carloforte sino al settembre 1903; Emilio Bianchi e Luigi Volta, che furono in seguito chiamati a ricoprire il prestigioso incarico di Direttori dell’Osservatorio di Brera; Alfonso Maria Vergnano e Andrea Vassallo, negli anni Cinquanta e Sessanta, indimenticati professori presso le scuole di Carloforte.

 

 

 

 

 

 

 

 

Testi e immagini estratte da "CARLOFORTE e l'isola di San Pietro" di Luigi Pellerano

 

 

 

 

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