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La prateria di Posidonia
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Tra le numerose specie vegetali che si
trovano nel litorale sommerso dell’isola di San
Pietro ve ne sono alcune che rivestono una particolare
importanza sullo sviluppo e sulla distribuzione della vita
animale e sull’evoluzione dell’habitat. Questi vegetali
sono rappresentati dalla Posidonia oceanica; si
tratta di piante superiori, capaci di formare
fiori e
frutti e possedere vere e proprie
radici.
La Posidonia costituisce delle vere e
proprie praterie sottomarine che si estendono a
partire da pochi decimetri sotto il livello del mare
fino
a circa 50 metri di profondità, entro comunque i limiti
della zona dove è presente la luce che consente lo sviluppo
delle piante attraverso il processo fotosintetico.
L’impollinazione è idrofila. I
fiori sbocciano a Settembre, i frutti maturano a Marzo. Le
foglie, nastriformi, hanno una lunghezza variabile da
qualche decimetro a più di 1 m, sono larghe 1 cm, la
forma è appiattita, il margine è liscio e l’apice
arrotondato; assumono un bel colore verde in
primavera che diventa brunastro a partire da
Settembre quando ha inizio la fioritura.
La lamina fogliare riesce a captare la
luce solare grazie alla galleggiabilità e flessuosità
che consentono alla foglia di rimanere
sempre
esposta alla luce. Le radici sono lunghe e ramificate e
contribuiscono alla moltiplicazione per via vegetativa.
In questo particolare habitat la vita è
varia e ricca di numerose forme che sfruttano l’abbondanza
di ossigeno prodotto dalla Posidonia attraverso il
processo fotosintetico: un solo mq. di superficie di
prateria fornisce 10 litri di ossigeno al giorno.
Tra i
vari cespugli (Tassoni)
trovano rifugio e situazioni di vita favorevoli numerose
specie di piante e animali che attraverso un’efficiente e
dinamica rete alimentare raggiungono un livello di
equilibrio straordinario.
Tra le forme di animali
invertebrati di maggiori dimensioni ricordiamo i molluschi
che sono rappresentati da molte specie tra cui la più
caratteristica senza dubbio è la
Pinna nobilis,
il più grande bivalve del Mediterraneo. Tra i crostacei è
presente in discreta quantità il noto
“Gamberetto
verde”.
Tra i vertebrati, abbondano i pesci, i pesci ago e il
Cavalluccio marino.
Questo enorme patrimonio naturale sta però soffrendo un
periodo di forte instabilità biologica e di
pericolo, in conseguenza delle svariate attività umane che
interessano le zone costiere e i litorali.
La
costruzione di porti, di dighe, di
insediamenti
umani di eccessiva intensità abitativa e quindi
l’eccessivo apporto di materiale organico verso il mare,
lo smaltimento di residui inorganici, quali ad esempio
quelli derivanti dalla lavorazione di metalli pesanti,
producono una serie di effetti devastanti
sull’equilibrio naturale delle praterie di Posidonie.
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