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Il Museo Civico
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Aperto al
pubblico nell’aprile del 2000, è stato allestito all’interno
della struttura del corpo di guardia, la più antica
costruzione della cittadella fortificata, nota ai più come
“prigioni” o, meglio, come Fortino Carlo Emanuele.
Il museo
si propone di conservare testimonianze del passato ed utensili
di quelle attività che hanno accompagnato
l’evoluzione sociale ed economica della comunità.
Il percorso della visita si articola attraverso cinque sale,
ciascuna delle quali è dedicata ad una diversa tematica.
La
Sala
dei documenti raccoglie
le riproduzioni fedeli degli atti giacenti presso l’Archivio
di Stato di Cagliari, riguardanti l’infeudazione dell’isola e
i primi determinanti avvenimenti
della colonizzazione: la divisione dei terreni,
il primo censimento, il primo Consiglio Comunicativo,
l’elezione dei primi due sindaci, i progetti delle principali
opere di fortificazioni.
La
Sala
della tonnara ospita un modello di tonnara e tutti i
principali utensili usati per la pesca del tonno, una serie di
riproduzioni fotografiche che propongono fedelmente la
preparazione per la posa della tonnara e le fasi salienti
della cattura dei tonni.
La
Sala
malacologica raccoglie una collezione di conchiglie
soprattutto dell’area
mediterranea e del mare di San Pietro, alcuni fossili e
numerosi
pannelli didattici con ampie didascalie che illustrano i
particolari comportamenti di queste meraviglie del mare.
La
Sala
dei galanzieri, allestita e inaugurata nel corso delle
celebrazioni del centenario del Processo di Giuseppe Cavallera,
ospita una raccolta documentale della vita politica e sociale
della comunità di Carloforte alla fine del 1800, un modello di
battello tabarchino per il trasporto del minerale, attrezzi da
lavoro, oggetti per la navigazione del tempo, una raccolta di
minerali del Sulcis.
La
Sala
Emanuelli raccoglie alcuni quadri realizzati e donati da
Mario Emanuelli, storico di Pegli, ideatore della Giornata
storica pegliese, che ripercorrono le tappe storiche della
comunità ligure di Tabarca, fondatrice nel 1738 della città di
Carloforte.
La
Sala
delle tradizioni contadine, inaugurata il 17 luglio del
2004, ubicata nel Grottone del forte, raccoglie alcuni
attrezzi utilizzati dai vecchi contadini per il lavoro nei
campi e soprattutto per la produzione vinicola, attività molto
diffusa sull’isola a partire dalla prima metà dell’Ottocento.
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