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L'Osservatorio Astronomico
(Torre
di San Vittorio)
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L’Osservatorio Astronomico è situato nella vecchia
torre «San
Vittorio» costruita nel 1768 come baluardo di difesa per il
paese che stava sorgendo.
Il progetto iniziale subì alcune modifiche, con l'aggiunta
della parte centrale di tre corpi e una scala esterna. La
torre fu costruita con blocchi di trachite, la volta
della scala esterna e della porta di accesso con pietra delle
Colonne.
In omaggio al Re di Sardegna, Vittorio Amedeo III, la
Torre fu chiamata San Vittorio. Munita di dieci pezzi di
artiglieria, aveva il compito di difendere l'abitato della
parte sud, la più vulnerabile perché tutta in zona
pianeggiante.
Venduta
dall’Erario nel 1876 all'impresario Nicola Granara per Lire 2886, fu
espropriata nel 1889 dal Ministero della Pubblica
Istruzione e adibita a scopi scientifici.
Nel 1898, su istanza
dell'Unione Astronomica Internazionale,
la torretta centrale in muratura fu demolita e
sostituita con un casotto (ancora esistente) in ferro
costruito a Berlino per dare la possibilità di effettuare,
mediante il Telescopio Visuale Zenitale, le
osservazioni, che furono iniziate nell’autunno del 1899.
Vi fu
installata una delle
cinque stazioni internazionali (costituenti il cosiddetto
Servizio Internazionale di Latitudine), poste tutte sulla
stessa latitudine di 38 gradi 8' N, (le altre si trovano in
Argentina, negli U.S.A. e nel Giappone) per il rilevamento dei
dati da fornire alla Commissione Geodetica internazionale
inerenti lo studio della "Processione degli Equinozi" a
causa dell'inclinazione dell’asse terrestre.
Dapprima fu
alle dipendenze della Commissione Geodetica, ma dal 1911 è
inclusa nel ruolo degli Osservatori Astronomici, per cui è
migliorata la sua situazione giuridica e di ciò se ne
avvantaggia anche il personale docente e non ivi impiegato.
Il lavoro,
coordinato dal Servizio di Latitudine, ha in parte risolto i
problemi che ne motivarono la sua istituzione, ossia
l'esistenza di certe discrepanze osservative rispetto alle equazioni
di Eulero per un corpo solido in rotazione, ma, come
normalmente succede nella scienza, altri problemi sono stati
aperti.
La stazione
di Carloforte ha costituito, nel corso di quasi un secolo di
esistenza, un passaggio obbligato per molti
astronomi
italiani, che vi erano "comandati" per qualche anno, a mò di
servizio militare, a svolgere la funzione di Direttore.
Dal
settembre 1940, dalla torre San Vittorio, vengono effettuate
anche le osservazioni metereologiche per conto dell’U.M.A.M.
(Ufficio Metereologia Aereonautica Militare) di Elmas ai fini
delle indicazioni del tempo a carattere regionale e per
l’I.T.A.V. (Ispettorato Telecomunicazioni Assistenza al Volo)
di Roma che effettua studi sulla climatologia.
Durante le
osservazioni vengono fatti rilevamenti con riferimento a
parametri su: visibilità – nuvolosità – temperatura (minima e
massima) – umidità e precipitazioni – vento (direzione e
forza) – pressione barometrica.
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