> La Storia
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Lo Stemma del Comune di Carloforte
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Lo stemma riportato sotto a destra
(rielaborato da Natale Borghero e da Walter Murtinu) è
tratto dallo schizzo originale che si trova in A.S.C. vol.
1287 con la seguente dicitura:
“Bastimento nel porto di
Carloforte con croce bianca e leone rampante”.
Lo schizzo, conservato tra i documenti
riguardanti i primi anni della colonizzazione, era stato
proposto in una delle prime riunioni del Consiglio
Comunitativo, perché diventasse lo stemma della
cittadina.
Vi si leggono, nel
campo inferiore,
quelli che furono gli accordi tra i coloni e il Sovrano,
che desiderava la costruzione di una Città fortificata, ma
in cambio concedeva ai tabarchini la privativa sul diritto
di pesca e di commercio.
Non è dato sapere perché tale stemma
non fu in seguito usato; fu invece utilizzata
per
consuetudine, nei timbri e nei sigilli del Comune,
la torre spagnola (sotto a fianco sulla sinistra), che
rimase sino al 1950, quando, da parte della Giunta Comunale
e del sindaco Francesco Vassallo, venne richiesta un’indagine per ottenere chiarimenti ed
eventualmente
rintracciare
le prove della
concessione dello stemma.
L’incarico fu affidato allo studio
araldico del Conte Adriani Guelfi Camajani di Genova, che
non riuscì a rintracciare la prova della
concessione.
La Giunta Municipale, in data 31 marzo
1950, diede allora mandato al Sindaco perché inoltrasse
alla Consulta Araldica la domanda
“diretta ad ottenere il competente decreto di
riconoscimento ufficiale dello Stemma Civico già in uso”
e il corrispondente Gonfalone municipale.
Alla richiesta, da parte della Consulta, di produrre più
elementi per provare l’autenticità dello stemma,
la
pratica non ebbe seguito.
Fu quindi usato dalla Giunta Comunale lo
stemma sopra riportato, con la seguente blasonatura
“di cielo, alla torre di pietra, merlata alla ghibellina,
aperta nel campo, fondata su tre monti, di verde, al
naturale, accostata in capo al volo di tre gabbiani bianchi
il tutto addestrato a uno specchio d’acqua, fino alla base
della torre. Segni esterni del Comune”.
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