> Tonno > La tonnara di Carloforte
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Il tonno nella storia isolana
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Quando i
tabarchini giunsero nel 1738 sull’isola di San Pietro erano
attive sulle sue acque tre tonnare: quella di
Porto Paglia,
la più antica della Sardegna attiva sin da prima del 1600,
quella di Portoscuso, in funzione dal 1614, e quella
dell’isola Piana, dal 1711 proprietà del marchese Pes
di Villamarina.
Comprendendo immediatamente l’importanza economica che ne
poteva derivare, a poco a poco i tabarchini si impadronirono
delle tecniche di lavoro, divenendo abili tonnarotti e
migliorando il sistema di pesca; dovettero però ripetutamente
ricorrere al Duca prima e al Viceré poi per ottenere gli
incarichi più importanti, quello di Rais e Sotto-rais.
Intanto,
alle tonnare già attive si aggiungevano quelle di
Cala
Vinagra, che il Regno darà in concessione al Marchese
Don Bernardino Genoves, e quella di
Perdas Nieddas sulla
costa occidentale di Sant’Antioco, ceduta gratuitamente nel
1772 al Capitano Giovanni Porcile, in riconoscimento ai
servigi resi al Regno di Sardegna.
L’industria
delle tonnare determinava una lunga serie di altre attività ad
essa strettamente connesse, come la produzione dei cordami,
delle reti e della cantieristica. Una buona annata di pesca
significava dunque la ricchezza per numerose famiglie.
L’attività
sarà ulteriormente incrementata quando negli stabilimenti
dell’isola Piana e di Portoscuso sorgeranno gli
impianti
per la trasformazione del prodotto, che verrà diversamente
confezionato in stabilimenti situati nella zona della Punta e
sull’isola Piana.
Intorno al 1970 le tonnare di San Pietro
subiranno una profonda crisi, in concomitanza con
l’inquinamento del mare dovuto agli scarichi industriali sorti
a Portovesme e coi notevoli problemi di ordine burocratico
legati al rinnovo delle concessioni delle aree di pesca. Nel
1977 cesserà l’attività di Porto Paglia, nel 1978
quella di Portoscuso, mentre il complesso dell’isola
Piana fu venduta ad una società ligure che la trasformò in
una struttura turistica residenziale, così com'è ai giorni
nostri.
Negli
ultimi anni, dopo aver eliminato con opportuni interventi
legislativi il problema dell’inquinamento marino, le Società
Tonnare Sarde di Carloforte e Portoscuso esercitano la pesca
con due tonnare: quella dell’isola Piana (o di
Carloforte), calata nello spazio di mare di fronte alle
Tacche Bianche sulla costa settentrionale dell’isola di San
Pietro, e quella di Portoscuso, davanti a Capo Altano
sulla costa sarda. Da qualche anno, infine, una cooperativa di
giovani ha tentato di mettere in pesca la tonnara di
Spiaggia Grande presso il mare dell’isola di Sant’Antioco,
senza però ottenere risultati apprezzabili e successivamente
presso Cala Vinagra, sulla costa settentrionale
dell’isola di San Pietro.
Stemma nobiliare della famiglia Genoves
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