> Tonno > Il tonno come alimento
|
|
Il tonno nella cucina locale
|
|
Si dice che
le isole siano dei piccoli scrigni che raccolgono e
custodiscono in sé antiche storie, colori e sapori. Mai, come
nel caso di San Pietro, questo è vero: la cucina locale è un
insieme di gusti, sapori e odori di terre diverse, i piatti
tipici raccontano la storia di questo popolo
ligure-africano-sardo, ma fondamentalmente mediterraneo.
Il re per
eccellenza della gastronomia carlofortina è il
tonno.
Di questo splendido animale
si mangia tutto e ogni parte è buona per essere salata,
seccata o cucinata. Nei mesi di maggio e giugno passeggiare
per le viuzze del paese significa anche assaporare il buon
profumo delle pietanze di tonno che ogni carlofortino sa cucinare.
La squisita
carne del tonno si può gustare alla brace, alla carlofortina
con un delizioso intingolo di pomodoro e alloro, o
semplicemente bollita a scabecciu; in quest'ultimo
caso, unita a buon pomodoro locale e a qualche galletta resa
morbida con acqua e olio, crea una cappunadda, piatto
semplice ma decisamente saporito.
Altri piatti
ottimi e prelibati per chi non ha eccessivi problemi di
digestione sono i gurezi (l'esofago di tonno) e
u
belu (lo stomaco di tonno), cucinati come uno spezzatino
con abbondantissima cipolla.
Esistono un'infinità di piatti
che hanno il tonno come ospite d'onore:
il
musciame (il filetto di carne)
che viene messo sotto sale e poi tagliato a fettine per essere
servito come antipasto, così come il cuore; la
bottarga (le uova)
che viene
pressata e salata; la ventresca, la parte più nobile e
tenera della pancia, che è cucinata in vari modi; il
figatellu (raro lattume o sperma) che è servito lessato
o gustosissime polpettine e prelibate frittelle, la
codella bianca da friggere in
tegame, la buzzonaglia (i
ritagli delle carni più vicine all'osso) che salata,
sott'olio, essicata o dissalata è servita come semplice
condimento. Sono pure commestibili
u barbasallu,
il sottogola;
a
strinca,
il laccio;
u fruntole,
il frontale. E quello che resta, risulta ottimo
concime organico per le colture locali.
Se, dopo
averlo assaggiato al ristorante, si vuole comprare il “tonno
di corsa”, si può provare nelle pescherie di Carloforte. Ma il
prodotto è raro e prezioso e, fuori dalla stagione di pesca, è
pressoché introvabile. Allora non
resta che acquistarlo sott’olio, chiuso in particolari scatole che ne garantiscono l’origine: la
scatola rossa contiene la
parte più compatta e soda della carne,
quella gialla la
ventresca (la parte del pesce che ricopre i
fianchi e la cavità addominale) e
quella verde il
tarantello, un filetto
tondo, magro e sottile, situato sopra la ventresca, che si
insinua fin dentro la scatola cranica.
Ricette di Carloforte a base di tonno
Qualsiasi ristorante, a Carloforte,
presenta tra i suoi piatti numerose ricette di tonno,
che da sempre è il piatto forte della cucina tabarchina.
Vengono qui presentati i suggerimenti che alcuni
ristoranti, tra i più noti dell’isola di San Pietro, hanno voluto offrire
in rappresentanza della cucina locale. Queste
indicazioni possono essere utilizzate per provare a
cucinare le ricette o anche soltanto per avere
un’indicazione più precisa su cosa ordinare al tavolo
durante il vostro soggiorno sull’isola. Buon appetito!
|
|