"... a Carloforte
paese laborioso quant'altri mai, trovai lieta
accoglienza e mi incontrai con persone le quali tutte gareggiavano di
gentilezze e mi furono di grande utilita' nell'effettuare le indagini
necessarie.
Da questa borgata ebbi l'opportunita' di portarmi diverse volte,
mediante una corallina, a visitare i luoghi di pesca del corallo e
esaminare da vicino lo svolgimento della pesca e le attrezzature
necessarie ad essa. In quegli anni le barche che vengono armate a
Carloforte per la pesca del corallo sono circa 150, non sono barche di
grandi dimensioni (3 o 4 tonnellate circa) armate da 5 o 6 persone di
equipaggio; portano una grande vela latina e un
fiocco (bulaccone) che puo' essere grande o piccolo a seconda dei casi.
Gli armatori Carolini
prendono, quali marinai, giovani napoletani che giungono apposta a ogni
stagione per occuparsi della pesca del corallo. Ogni anno giungono a
Carloforte circa 200 giovani da Ponza, da Amalfi, da Torre del Greco,
da Castellamare e vi restano per tutto il periodo della pesca, inoltre
alcuni napoletani gia' da tempo si sono stabiliti a Carloforte e tutt'ora
vi abitano con le loro famiglie attendendo sia alla pesca del corallo
sia all'agricoltura e taluni armano per proprio conto le coralline non
appena riescono ad accumulare le finanze necessarie."